Un anno di aeroporto, oltre 400mila passeggeri
Oltre quattrocentomila passeggeri anche se sulla torta c’è il numero 370mila: sono i numeri di persone che hanno fatto ingresso ed accesso all’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi in undici mesi di operatività a cui saranno aggiunti – dati in proiezione alla mano – i 50mila di luglio. Ma non solo: oggi un compleanno speciale quello per l’aerostazione situata tra Bellizzi e Pontecagnano con uno sguardo già al futuro, con numeri che crescono sempre di più e nuove sfide. La prima sarà il banco di prova del 2026 quando su Salerno verranno trasferiti numerosi voli di linea da Capodichino che dovrà avviare le operazioni di manutenzione alle piste e subirà uno stop. Poi ci sarà quella della nuova aerostazione che vedrà anche un gate dedicato ai voli privati di aviazione generale rispetto a quelli per l’aviazione commerciale in una struttura dai tratti “europei”. I 3 milioni e mezzo di viaggiatori (aspettative nel medio tempo) già annunciati all’apertura dello scorso anno, potrebbero aumentare. A snocciolare dati e numeri e ad elencare le nuove sfide il presidente di Gesac Carlo Borgomeo e la direttrice commerciale Aviation Margherita Chiaramonte. “Anche facendo un raffronto con altri piccoli aeroporti – ha dichiarato Carlo Borgomeo, presidente di Gesac – il risultato è notevole. Un piccolo aeroporto che nel primo anno supera i 300.000 passeggeri segna un traguardo importante. Ma voglio sottolineare con particolare enfasi un dato: i 7.000 voli privati registrati, un numero impressionante. Stiamo costruendo un terminal dedicato proprio all’aviazione generale, che sarà tra i più grandi in Italia”. Il futuro è già tracciato. “Il nostro Master Plan prevede per il 2035 un totale di 17 milioni di passeggeri tra Napoli e Salerno, di cui circa 3 milioni e mezzo proprio qui. Se tutto andrà bene – ha aggiunto Borgomeo – queste previsioni potrebbero essere riviste al rialzo”. Anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha voluto sottolineare il valore strategico dello scalo: “Abbiamo registrato 370.000 viaggiatori tra traffico commerciale e voli privati. La previsione per il medio periodo è quella di arrivare a 3,5 milioni di viaggiatori entro il 2030. Come dissi un anno fa, l’aeroporto rappresenta una rivoluzione per l’economia del territorio: attorno alla struttura stanno già nascendo decine di attività commerciali, ristoranti e servizi”. Ma il presidente ha anche invitato ad alzare l’asticella della qualità: “Dobbiamo fare un salto in avanti, soprattutto sul piano dell’accoglienza turistica. Penso al sistema alberghiero: va riqualificato, reso moderno e appetibile per i tour operator. E va abbandonata l’idea speculativa di guadagnare tutto in due mesi. Serve un equilibrio nel rapporto prezzo-qualità. L’aeroporto è una sfida per tutti”.
Se il primo anno ha confermato il potenziale dell’aeroporto, le prospettive di crescita sono legate inevitabilmente alla risoluzione di alcune criticità strutturali. Lo ha spiegato Margherita Chiaromonte, direttrice commerciale aviation di Gesac: “Adesso inizia la fase sfidante- scrive Salernotoday. Quello appena concluso è stato un periodo di test del mercato, che ha evidenziato i punti di forza ma anche alcune criticità”. Al centro dell’attenzione c’è il tema dei collegamenti: “Per continuare a crescere bisogna intervenire rapidamente. La raggiungibilità dello scalo è il primo nodo da risolvere: servirebbe un collegamento su ferro che colleghi efficacemente l’aeroporto con il resto del territorio. E serve una campagna di marketing territoriale massiccia per promuovere Salerno e soprattutto le aree della provincia meno conosciute. Ci sono zone splendide che all’estero nessuno conosce: dobbiamo intercettare quella domanda turistica potenziale che ancora non si è realizzata”. Criticità che, secondo Chiaromonte, incidono anche sulle scelte delle compagnie aeree: “Dopo dodici mesi, le compagnie tracciano un bilancio e modificano il loro operativo sulla base dei risultati. Se alcune rotte non hanno performato, bisogna chiedersi se è un fatto fisiologico o se dipende proprio da queste criticità”. Sulla stessa linea pure Borgomeo: “Servono investimenti sull’offerta turistica, che oggi mostra ancora delle debolezze, e un cambio di passo verso una struttura più solida e organizzata. Non basta più un turismo artigianale o occasionale: serve qualità nei servizi e una visione strutturata. Anche sul piano delle infrastrutture, la metropolitana e altri collegamenti devono essere completati. Abbiamo avuto un’ottima partenza, ma ora bisogna lavorare per consolidare e migliorare”. Anche De Luca ha richiamato l’attenzione sulle infrastrutture: “A breve dovremo affrontare il rifacimento della pista a Capodichino. In quel periodo Salerno sarà fondamentale per garantire la continuità operativa. Intanto sono in corso i lavori per la realizzazione della struttura definitiva dello scalo”.





